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9. Dicono del Film ''Hunger Games''
Critica Italiana: [1]
- Fabio Ferzetti de Il Messaggero del 4 Maggio 2012: «Hunger Games colpisce basso ma forte, ispirando satira, metafora reality, videogame, in un cocktail più nuovo dei suoi ingredienti dove più che la violenza dello spettacolo colpisce il divertimento degli spettatori, le loro mises decadenti, il rito officiato con zelo e entusiasmo da servi, imbonitori ed esperti vari, felici di stare dalla parte giusta.»
- Maurizio Acerbi de Il Giornale del 4 Maggio 2012: «Dopo Twilight, eccol il nuovo cult adolescenziale che rispetto al rivale è meno banale, meglio diretto e, soprattutto, ottimamente recitato.»
- Curzio Maltese de La Repubblica del 4 Maggio 2012: «Hunger games è uguale alla televisione, ma portata all'estremo dagli effetti speciali del grande schermo. Per dirla con le immortali parole di Macbeth, Hunger Games è come la vita di tutti i giorni, una favola è raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla.»
- Chiara Bruno di Film.tv del 1 Maggio 2012: «Il film si attiene rigidamente alla matrice letteraria per quanto concerne la storyline, ma non trova mai la forza di rompere lo specchio tra schermi: quelli di Capitol City e il nostro.»
Critica Estera: [2]
- Christy Lemire di Associated Press del 20 Marzo 2012: «"The Hunger Games" runs nearly two and a half hours in length but is the rare film that never drags and doesn't overstay its welcome. It could keep running as long as Katniss does, and we'd want to be right there every heart-pounding step of the way.»
- Peter Howell del Toronto Star del 20 Marzo 2012: «[It] arrives in theatres ... not only intact, but in command of the essentials of storytelling and characterization. The film deserves the massive success it will surely enjoy.»
- Lisa Schwarzbaum di Entertainment Weekly del 20 Marzo 2012: «This Hunger Games is a muscular, honorable, unflinching translation of Collins' vision. It's brutal where it needs to be, particularly when children fight and bleed.»
- Rex Reed del New York Obsrever del 21 Marzo 2012: «This futuristic tale of teenage violence is so not my kind of movie that I approached it grudgingly, so imagine my surprise when I ended up being totally exhilarated and enjoying it immensely.»
- David Denby dal New Yorker del 26 Marzo 2012: «Even when two people are just talking calmly, Ross jerks the camera around. Why? As the sense of danger increases, he has nothing to build toward.»
- Roger Moore dal McClatchy-Tribune News Service del 23 Marzo 2012: «Gary Ross, who directed Seabiscuit, manages to get this nag out of the starting gate and across the finish line with no major blunders, but without much in the way of inspiration, either.»
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