6. Recensione Tecnica (ed Eventuali comparazioni con altri registi ed opere) del film ''Colazione da Tiffany''
Anche in questo film, come in Sabrina, sono molte le inquadrature per sottolineare la linearità di Audrey Hepburn e lo si vede fin da subito.
Holly scende dal taxi e nella prima inquadratura l' attrice viene vista di spalle e ad attirare l'attenzione non è tanto la scritta “Tiffany” ma la statua posta sopra l'insegna. Una statua che sembra proprio ricordare queste linearità a sottolineare le linee dell'attrice, ancor più evidenti nell'inquadratura successiva. In essa infatti vediamo il lungo tubino nero avvolgerla fino alle caviglie dando l'idea proprio di una continua linea retta, verticale, che scorre verso la vetrina di Tiffany.
Questa è una sequenza molto lenta, come se fosse davvero il risveglio mattutino non solo di una persona, ma di un'intera città. Finalmente riusciamo a vederla di faccia riflessa nella vetrina con il titolo del film che appare incastrandosi sulla sua destra. E' la prima di una lunga serie di inquadrature, almeno nella prima parte del film, in cui vediamo presenti gli specchi o superfici riflettenti, che stanno proprio ad indicare il dualismo che vive in lei.
La pellicola è poi ricca delle classiche dissolvenze incrociate.
L'appartamente completamente vuoto con pochi mobili ricorda quello di Lauren Bacall in Come sposare un milionario.
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