5. Recensione del film ''Captain America - Il primo vendicatore''
{extravote 1}In un periodo in cui il cinema fa incetta di film sui supererori, Captain America si distanzia dagli altri in quanto il miglior film Marvel mai creato dai tempi del primo Iron Man.
Steve Rogers è un ragazzo magrolino, rachitico con un grande sogno: servire il suo paese come soldato nell'esercito degli Stati Uniti. Dopo molti rifiuti egli viene scelto per diventare il super soldato attraverso un siero di prova. L'esperimento riesce e Rogers si trasforma in Captain America, simbolo della potenza a stelle e strisce, prima utilizzato come elemento per la campagna di arruolamento, ma poi in prima linea contro il malvagio Teschio Rosso e Hitler.
Proprio questo è il punto di forza della pellicola: averla inserita in un contesto storico ben definito e realmente accaduto.
Solitamente i supereroi agiscono in un ambiente sociale in qualche modo neutro, che non ha grandi riferimenti, se non appena accennati o generali, a qualcosa di reale, ma Captain America è il simbolo della superpotenza Americana ed è l'impersonificazione della democrazia contro il totalitarismo.
Già c'è Howard Stark, padre del futuro Iron Man, che inizia a mostrare la supremazia americana nel campo della tecnologia, ma è soprattutto Steve Rogers ad esaltare una nazione che ama questi eroi invincibili, in grado di sacrificarsi e risuscitare per portare la pace e la libertà.
Teschio Rosso è l'esperimento mal riuscito, colui che sceglie la parte sbagliata della barricata e che è destinato a soccombere davanti allo spirito di sacrificio di Captain America e della nazione intera in lui rappresentata.
E' proprio tutto questo background a rendere il film il più interessante tra tutte le pellicole Marvel create fino ad adesso.
Dimostrando come anche la persona più debole, possa diventare un eroe, la pellicola sostiene la causa del supereroe vicino ai cittadini e, cosa ancora più importante, della realtà del sogno americano.
Tutti gli altri supereroi, per quanto abbiano sempre tentato di salvare l'umanità, l'hanno salvata contro una minaccia irreale, ultraterrena; Steve Rogers è vicino a noi perché combatte un qualcuno o un qualcosa, Hitler, il nazismo e il totalitarismo, che sono esistiti, che hanno davvero terrorizzato il mondo. E gli Americani, attraverso di lui, si vedono i salvatori del mondo, coloro che hanno messo la parola fine al terrore che ha, ripeto, realmente invaso l'Europa e non solo.
Captain America è una pellicola più comunitaria, che non guarda solo nel suo orticello come fanno tanti altri supererori, ma che si rivolge all'intero Pianeta Terra.
Chris Evans grazie al suo viso da bambolotto risulta perfetto per questo ruolo, un po' ingenuo e sprezzante del pericolo, non può che risultare simpatico. Anche il personaggio di Peggy è un ottimo personaggio anche se la loro storia non avrà mai un lieto fine, non si può non fare il tifo per loro.
Tutto è costruito intelligentemente, con attenzione ai dettagli e al coinvolgimento sia storico che emotivo e non fa calare mai l'attenzione.
Sicuramente il miglior film Marvel mai creato.
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