9. Dicono del Film ''I Tenenbaum''
Critica Italiana:
- Mario Sesti de La Repubblica: «Tra assoli d'attore che Anderson porta a temperature impressionanti senza sforzo (persino Gwineth Paltrow sembra una grande attrice e Bill Murray un notevole interprete drammatico) e clamorose truffe psichiche che ogni personaggio assorbe con ammirevole fairplay (tranne l'iracondo Ben Stiller), il film ci racconta una storia enigmatica debordante di segni di vita e sofferenza, cui il rumoroso apologo finale fornisce il definitivo sospetto di una ironia infinita, la stessa che irradia da ogni alba che si sia levata su questo pianeta: ogni personaggio sa di aver sprecato il proprio talento e di essere sopravvissuto tristemente al proprio apogeo, ma il bello, della loro eccentrica umanità, è che essi sembrano essere quelli che meno se ne curano. Sono troppo occupati a difendersi, come tutti, dalle continue trappole emotive che la vita gli para innanzi. In questo siamo tutti uguali. Geni e non.» [1]
- Valeria Chiari dal sito FilmUp.it: «Straordinario pamphlet contro l'imperante cinema buonista di questi ultimi tempi. Tutti i personaggi di questa sconquassata famiglia non si trattengono mai dal reagire ai colpi bassi e ai rancori e con volontà precisa non lesinano mai le proprie energie per ferirsi a vicenda. Il film Wes Anderson raccontato attraverso dialoghi sofisticati ma graffianti, smitizza quanto basta l'idea della famiglia perfetta e ne costruisce una nuova e altrettanto dissacrante che paradossalmente è in grado di reggere le avversità e ricostruire dalle proprie ceneri una nuova esistenza, non priva di tenerezza. [...].» [2]
Critica Estera: [3]
- Peter Rainer del New York Magazine del 22 Gennaio 2002: «Anderson is something of a prodigy himself, and he's riddled with talent, but he hasn't figured out how to be askew and heartfelt at the same time.»
- Steven Rosen del Denver Post del 28 Dicembre 2001: «The Royal Tenenbaums are one of the sweetest, most enjoyable dysfunctional families to be featured in movies.»
- Desson Thomson del Washington Post del 21 Dicembre 2001: «This is a review telling you to see The Royal Tenenbaums because director Wes Anderson's films are always good. But the recommendation comes carefully measured.»
- Roger Ebert del Chicago Sun Times del 21 Dicembre 2001: «It's proof that Anderson and his writing partner, the actor Owen Wilson, have a gift of cockeyed genius.»
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